La guera con una ere

Quando chiedevano a Mario Monicelli quale fosse stato il più grande attore che aveva diretto il toscanaccio rispondeva senza indugio: «Alberto Sordi». Ricordava in particolare la sua capacità di entrare immediatamente in un personaggio poco prima del ciak, come gli aveva visto fare ad esempio sul set de La grande guerra, cambiando in pochi secondi…

Cosa può fare adesso Matteo Renzi

Il segretario del Partito Democratico (ormai quasi ex) ha davanti a sé nei prossimi mesi questi quattro possibili percorsi all’indomani della gestione delle consultazioni con il Presidente Mattarella. Opzione Giorno della marmotta. Presentarsi nuovamente al congresso del Partito Democratico. L’operazione avrebbe tutta l’aria di un déjà-vu, ma ad oggi sembra la più probabile. In seno…

Ronda di notte e di giorno, storia un libro ritrovato

Questa storia è dedicata a quei millennials che non sanno quanto siano fortunati ad avere tutto il mondo a portata di polpastrello, le cose stupide, ma anche le cose belle. Che ce ne sono in giro e magari una volta le perdevi, tipo così. Una delle mie prime passioni, già in età puberale, è stato…

Telefonate aziendali

Redazione di un quotidiano italiano, interno sera. Direttore: “Ok, allora domani apriamo a piena pagina con la telefonata di Renzi al padre…” Giovane redattore, timidamente, alzando la mano: “Scusate, ma mi sembra che…cioè non c’è nulla. Poi stiamo commettendo un reato, riveliamo un segreto d’ufficio. Va bene, lo facciamo sempre, ma… ci fosse qualcosa di…

La discontinuità e l’ultimo giro

Al netto dell’indignazione social più o meno di parte, più o meno riflesso pavloviano, si potrebbe azzardare un’analisi della squadra di Governo leggermente più in prospettiva. Il generale stupore dei commentatori sembra rivolto all’assenza di discontinuità con il governo Renzi; ma a chi avrebbe giovato una forte discontinuità? Molto probabilmente più di tutti non allo…

Cadere su Marte

La sonda Schiaparelli pare non ce l’abbia fatta. I retrorazzi si sono spenti dopo tre secondi: così ha deciso, suicida, il computer di bordo. E poi, probabilmente, inesorabilmente, è precipitata. Insomma, Schiaparelli è caduta su Marte. E io mentre leggevo la notizia non ho potuto fare a meno di pensare: “cadere su Marte” è un’espressione…

Ho paura perché siamo noi a fare paura

Ci dicono, in molti, in queste ore: non dobbiamo avere paura. Io invece ho paura. Voglio avere paura. Non dell’ineluttabile possibilità che questo orrore possa colpire me, o i miei cari; credo che per questo dovremmo affidarci alla nostra collettività, abbracciarci, dalla piccola alla grande, fino su in alto alle istituzioni che ci rappresentano e che dobbiamo aiutare a…

Di Maio leader dimezzato

Tutto faceva presagire che Luigi Di Maio sarebbe uscito dalla kermesse di Imola investito del ruolo di candidato Premier del M5S. Così non è stato. Prima Grillo poi Casaleggio hanno ribadito che il nome del deputato napoletano è solo uno dei possibili aspiranti alla guida politica del Movimento sul campo fra cui la rete dovrà…

Il #bloccaitalia di Salvini: il centrodestra ha perso la connessione sentimentale con il Paese

Salvini propone per Novembre una tre giorni di serrate per bloccare l’Italia e disarcionare il governo, negli stessi giorni in cui l’Istat conferma che il Paese, gradualmente, lentamente, fra mille difficoltà anche congiunturali, sta uscendo dalla recessione avendo inanellato due trimestri positivi di segno più. Insomma quando si cominciano a toccare con mano i primi effetti dello #sbloccaitalia promesso dal governo,…

Non basta comunicare bene, conta anche chi lo fa

Ogni politico o movimento ambisce alla disintermediazione. È più comodo e, soprattutto, la disintermediazione funziona. Funzionò quella catodica di Berlusconi. Ha funzionato quella digitale, ma monodirezionale, del blog di Grillo. Funziona quella in 140 caratteri di Renzi, il #matteorisponde, il tweet diretto, sferzante, che arriva al singolo senza mediazioni. La tv, il blog, Twitter, e…

Civati, Letta e le “scelte” del PD

Esattamente due anni fa, Pippo Civati decideva di non votare la fiducia al Governo Letta. L’argomento principale del suo dissenso, che io trovai allora altamente condivisibile, era che il partito democratico avrebbe commesso una profonda scorrettezza nei confronti dei propri elettori scegliendo di governare con Berlusconi, senza un programma chiaro di prospettiva, e soprattutto senza…