Quando chiedevano a Mario Monicelli quale fosse stato il più grande attore che aveva diretto il toscanaccio rispondeva senza indugio: «Alberto Sordi». Ricordava in particolare la sua capacità di entrare immediatamente in un personaggio poco prima del ciak, come gli aveva visto fare ad esempio sul set de La grande guerra, cambiando in pochi secondi…
CROLLO DEL PONTE MORANDI, UN ANNO DOPO
Il silenzio, il vuoto e l’incertezza
Useppe non deve morire
Credo che un sogno di Elsa Morante sarebbe stato quello di veder pubblicato dall’Editore il suo romanzo La storia in edizioni quasi quotidiane: giorno per giorno aggiornato l’ultimo dei capitoli in corpo minore, quelli che, prosaicamente, elencano i fatti della Storia, quella con la S maiuscola, ma finiscono per snocciolare quasi esclusivamente tragedie, stragi, orrore,…
La domanda di Stefania, ovvero i giovani bravi, i giornali e la polenta concia
Quest’anno avevo deciso di non scrivere il mio tradizionale racconto del Premio Subito (che in passato avete conosciuto come Spotorno Subito) e che si è svolto due settimane fa nella cornice montana di Gressoney. Il motivo per cui avevo scelto il silenzio è molto semplice: sono geloso. Sì, geloso: di quel garbuglio gordiano di pubblico…
Cosa può fare adesso Matteo Renzi
Il segretario del Partito Democratico (ormai quasi ex) ha davanti a sé nei prossimi mesi questi quattro possibili percorsi all’indomani della gestione delle consultazioni con il Presidente Mattarella. Opzione Giorno della marmotta. Presentarsi nuovamente al congresso del Partito Democratico. L’operazione avrebbe tutta l’aria di un déjà-vu, ma ad oggi sembra la più probabile. In seno…
Questa volta no.
Ho sempre aspettato il giorno delle elezioni con una passione infantile, con quell’ansia bella che non ti lascia dormire la sera prima della gita scolastica. Questa volta no. Parafrasando l’ultimissimo Eduardo, ogni volta, entrando nel seggio, “mi batteva forte il cuore”. Questa volta no. Ci sono molte e diverse ragioni. Sono ragioni solo mie e…
Ronda di notte e di giorno, storia un libro ritrovato
Questa storia è dedicata a quei millennials che non sanno quanto siano fortunati ad avere tutto il mondo a portata di polpastrello, le cose stupide, ma anche le cose belle. Che ce ne sono in giro e magari una volta le perdevi, tipo così. Una delle mie prime passioni, già in età puberale, è stato…
Telefonate aziendali
Redazione di un quotidiano italiano, interno sera. Direttore: “Ok, allora domani apriamo a piena pagina con la telefonata di Renzi al padre…” Giovane redattore, timidamente, alzando la mano: “Scusate, ma mi sembra che…cioè non c’è nulla. Poi stiamo commettendo un reato, riveliamo un segreto d’ufficio. Va bene, lo facciamo sempre, ma… ci fosse qualcosa di…
La valle convessa (ovvero il giorno in cui siamo saliti alla diga del Vajont)
Dopo aver ascoltato racconti, letto libri, visto rappresentazioni teatrali e film, abbiamo trovato il coraggio di venire quassù. Da Longarone la diga è uno spicchio grigio, un’unghia di cemento che scopri solo cercando la prospettiva giusta dall’angolo giusto del paese. Ora che sappiamo dove guardare, per il motivo che tutti sappiamo. Dopo una teoria di…
La discontinuità e l’ultimo giro
Al netto dell’indignazione social più o meno di parte, più o meno riflesso pavloviano, si potrebbe azzardare un’analisi della squadra di Governo leggermente più in prospettiva. Il generale stupore dei commentatori sembra rivolto all’assenza di discontinuità con il governo Renzi; ma a chi avrebbe giovato una forte discontinuità? Molto probabilmente più di tutti non allo…
Trump, il M5S e il populismo come brand.
Oggi nella sua newsletter dedicata alle elezioni americane Francesco Costa scrive: “L’ipotesi di cui si parla di più – anche perché spiegherebbe la decisione altrimenti incomprensibile di passare l’ultimo mese di campagna a parlare solo ai suoi elettori più estremisti – è la fondazione di un network televisivo di orientamento iper-conservatore. Se Fox News…
Cadere su Marte
La sonda Schiaparelli pare non ce l’abbia fatta. I retrorazzi si sono spenti dopo tre secondi: così ha deciso, suicida, il computer di bordo. E poi, probabilmente, inesorabilmente, è precipitata. Insomma, Schiaparelli è caduta su Marte. E io mentre leggevo la notizia non ho potuto fare a meno di pensare: “cadere su Marte” è un’espressione…