Qualche giorno fa, alla festa nazionale de l’Unità di Milano ho avuto il piacere di partecipare alla presentazione di “WhatsApp in città?” e di scambiare con il co-autore Francesco Di Costanzo alcune impressioni sull’evoluzione dei social come strumento indispensabile oggi per le pubbliche amministrazioni e i servizi pubblici in genere: finita la “luna di miele” dell’approccio iniziale con la scoperta delle enormi possibilità comunicative, ora è necessario affrontare percorsi scientifici di formazione, soprattutto per il personale che potrà essere riconvertito a questo nuovo ruolo di assistenza e supporto alle esigenze del pubblico; veri e propri sportelli in gradi di dare risposte istantanee, soluzioni, informazioni. Scorrendo i numerosi esempi citati nel volume di buone pratiche di questo tipo sperimentate su tutto il territorio nazionale, si scopre che il nostro Paese non è affatto un fanalino di coda in questo tipo di approccio innovativo alle relazioni cittadino-istituzione (o cittadino-ente erogante un servizio) e che la vulgata del social come “giochino per smanettoni” sembra pian piano scolorire anche fra i più scettici.
Periscope e WhatsApp sono per certi versi due esempi opposti di mezzo di condivisione social. Non foss’altro per la diffusione ancora ristretta del primo e la monopolizzazione della messaggistica, anche fra le generazioni non più giovani, del secondo. Ma deve aver pensato che chi osa spesso anticipa i tempi il sindaco democratico di Valsamoggia (nella provincia di Bologna) Daniele Ruscigno, che evidentemente seguendo lo stesso principio ispiratore del libro di Di Costanzo e Marrucci, ha voluto aprire un nuovo canale di comunicazione con i suoi concittadini proprio attraverso Periscope. Il sindaco in diretta mostrerà sopralluoghi, eventi, tour virtuali nonché le storie raccontate dai concittadini; in tempo reale racconterà l’evoluzione dei cantieri e dei progetti, invitando contestualmente la cittadinanza a interagire istantaneamente attraverso i commenti. In pratica il sindaco con la TV (pubblica) in tasca.
Non solo pubblico servizio però questa settimana nel nostro palinsesto, che dopo la fiacca digitale ferragostana, riprende a farsi ricco. Molto interessante, per comprendere i possibili utilizzi commerciali del canale, è la partnership Twitter-Mercedes Benz; in occasione del Gran Premio d’Italia di Formula 1, la casa automobilistica tedesca e il social dei 140 caratteri attraverso Periscope non soltanto forniranno dirette delle prove e della gara (in programma dal 3 al 6 settembre), ma lanceranno un’iniziativa assolutamente mai vista prima: #FindTheSuv sarà una vera e propria caccia al tesoro in cui gli utenti Periscope potranno pilotare un autentico drone alla ricerca di una Mercedes GLE Coupé occultata all’interno dell’autodromo di Monza. Quindi promozione commerciale, sport e un uso innovativo e originale dell’applicazione.
A Roma invece, a Ponte Milvio, il nuovo ristorante di Marco Maestoso “Casa Maestoso” offre un servizio che va oltre quello riservato ai clienti seduti in sala. Attraverso l’account Periscope del locale si possono seguire tutte le fasi della lavorazione dei cibi, compresi i momenti più critici tipici del lavoro frenetico ai fornelli. Lo chef inoltre trova il tempo di dialogare e interloquire con gli spettatori, dando suggerimenti e spiegando le ricette; la diretta continua anche fuori dalle ore del servizio: potrete seguire Maestoso anche fra i banchi del mercato impegnato a scegliere la frutta e le verdure che finiranno nei suoi piatti. Maestoso segue le orme di René Redzepi, del Noma di Copenhagen (stellatissimo Michelin), pioniere dello streaming in cucina, capace di coinvolgere il suo intero staff nelle dirette così da costruire, di fatto, uno show realizzato durante un reale servizio di ristorazione.
Un nuovo modo di avvicinare istituzioni e cittadini, la promozione di un grande marchio attraverso un’originale caccia al tesoro interattiva, la cucina che si apre al mondo in diretta, trasformando la lavorazione dei cibi e le professionalità del settore nel materiale per format e reality culinari della prossima generazione: Periscope ogni settimana, gradualmente, apre nuove vie. Consigliamo anche nel caso dell’applicazione oggetto di questa rubrica, al di là dei numeri, di rifuggire dal considerare gli esempi citati, grave errore per chi non ha compreso in tempo la rivoluzione che stava arrivando dai social che oggi tutti noi utilizziamo, come “giochini da smanettoni”.
Quarto capitolo della rubrica #periscoppio, pubblicato su unita.tv 2 Settembre 2015