Lost in Transatlantico

Essere critico nei confronti del Governo Letta non vuol dire non osservare fra lo stupore, il sorriso e il terrore, le vicende quotidiane della sitcom grillina “Tutti a casa” prequel del celeberrimo “Finalmente soli” con Gerry Scotti nel ruolo di Vito Crimi e Maria Amelia Monti in quello di Roberta Lombardi. Ed è proprio Vito Smentito Crimi, già Vito Pisolo Crimi, a concederci oggi la gag più esilarante, quella che fa andare in tilt le risate registrate. Crimi, come l’Andrea di deandreiana memoria, si è perso. Doveva raggiungere la Giunta per le elezioni e le immunità parlamentari del Senato, ma l’ha trovata a voto già concluso. E pensare che è proprio quella Commissione su cui i pentastellati puntano per stanare il PD, svelare al mondo e alla storia il suo fatale berlusconismo di fondo. Giarrusso, candidato per il Movimento alla presidenza della Giunta, non ci sta e si autosospende. Per sovrappiù, immortalato dalle telecamere, ignora Crimi mentre si incrociano sul marciapiede: risate, ancora risate.

Ma Giarrusso non è l’unico a voler abbandonare il gruppo parlamentare. Nei prossimi giorni potrebbero farlo altri. I motivi sono ancora oscuri, ma Grillo è scatenato, soprattutto con Civati, l’eminenza rossa, il braccio infido della mente satanica, il sinistro ottuagenario Rodotà. Si, perché gli incontri tra Civati e i grillini ci sono stati, ma il deputato PD ne parla quasi con tenerezza, così grande era la paura di questi di essere scoperti dal Megafono. Ce li vedo incaricare un Commesso di deporre sul banco di Civati una copia della Dialectica di Pietro Abelardo (ah astuzia, nessuno dubiterebbe che sia di Pippo) e, attraverso un codice stabilito, suggerire una serie di lettere, che a loro volta formeranno un link ad una pagina precisa di Google Maps. L’incontro avverrà dietro un angolo ottuso, sotto i tavolini di un bar malfamato, all’interno di un antro oscuro e stalattitico, recentemente abbandonato da Er Batman.

Per procedere innanzi, la situation commedy ha però bisogno anche di colpi di scena, di eventi che a prima vista sembrano qualcosa ed invece sono un’altra. E così, sempre il nostro Vito “Lost in Translatantico” Crimi si è visto costretto a chiedere scusa al Senatore Malan del PDL, erroneamente indicato come pianista. In realtà, durante il voto, il politico berlusconiano si era semplicemente spostato dal suo posto assegnato per raccontare un vecchia barzelletta del Cavaliere ad un collega, presumibilmente quella della mela che da un lato sa di terga e dall’altra di intimità femminili. Fuor di scherzo, comunque, vorrei ricordare agli amici grillini che il divieto di filmare all’interno del Parlamento è una regola. Conosciamo gli amici grillini come giustamente irremovibili sul rispetto delle regole, ineludibili sempre e comunque. Se considerano quella norma antiquata, e espressione della chiusura della Kasta nei confronti del Paese, presentino un provvedimento per abolirla. Le Camere si esprimeranno democraticamente su questo come su qualsiasi altro argomento. Sono lì per questo. Se continuano a comportarsi come Le iene, non c’è sta stupirsi se qualcuno incomincia a trattarli come un mero prodotto televisivo. Con o senza risate registrate.

(pubblicato su pdsavona.it 6 Giugno 2013)

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