Il nome non-condiviso

Facciamo a capirci. Dalle quirinarie, (non mi interessa se truccate o meno, sul metodo ho già detto ieri) escono una lista di dieci nomi per la Presidenza della Repubblica di cui credo nove siano personalità che non dispiacerebbero al centrosinistra. Alcuni per il Colle, altri potrebbero essere definite “figure autorevoli condivise”. A questo punto mi domando: ci stanno prendendo in giro? Ma questi nomi non potevano far parte di una lista da presentare in diretta streaming a Bersani? O magari direttamente a Napolitano? I casi sono due : o i vertici del M5S non hanno idea di come la pensa la propria base o questi stessi vertici se ne sono fregati, in nome della lotta dura e pura. Per comprendere se la scelta sia stata corretta, democratica e coerente, bisognerebbe conoscere la percentuale di preferenze dell’unico nome non condivisile: Beppe Grillo.

P.S. Quiz del Sabato sera. I nomi sono dieci, come i Comandamenti. Se la Gabanelli è non rubare, Gino Strada non uccidere, Caselli  non  dire falsa testimonianza, chi è il primo: non avrai altro Dio all’infuori di me?

(pubblicato su pdsavona.it 13 Aprile 2013)

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